Galleria FIAF
Palazzo Pincini Carlotti GARDA VR
dal 15 luglio al 5 agosto 2018
Gruppo fotografico Lo Scatto BFI
Affascinato dall’Africa, Rizzato, è rimasto particolarmente colpito dal parco naturale del Serengeti, situato al nord della Tanzania, culla dell’umanità e regno dalla fauna ricchissima, dove è ritornato parecchie volte, al fine di immortalare i grandi predatori e le prede che indisturbate si aggirano nella savana.
Le pianure che si perdono a vista d’occhio e sfumano in tramonti infuocati, le distese d’erba senza fine che nascondono i passi felpati di qualche felino, offrono spunti straordinari per un’emozionante e suggestiva visione.
George Schaller, uno dei più famosi etologi, ben descrive le sensazioni suscitate dalla bellezza di questo paradiso : “Struggenti di speranza e ricchi di sogni, nel Serengeti troviamo quello che cerchiamo. Almeno una volta nella vita, ognuno dovrebbe andare in pellegrinaggio nella natura incontaminata per soffermarsi tra le sue meraviglie e scoprire il fascino di un passato ora in gran parte scomparso. Se dovessi scegliere un posto sulla Terra con tali caratteristiche sceglierei Serengeti. Qui dimorano i fieri fantasmi del nostro passato umano, qui gli animali cercano il proprio destino, monumenti viventi di un tempo in cui noi vagavamo ancora su una terra preistorica. Essere testimoni di quel ritmo pacato di vita ridà vigore alle nostre anime esauste e ci fa conquistare una sensazione di appartenenza al mondo della natura. Nessuno può tornare da Serengeti senza essere cambiato”.
Seguire i predatori nella loro ricerca di cibo, riuscire a prevedere quale gazzella sarà preda del ghepardo, osservare per qualche ora la silenziosa attesa di una leonessa nascosta in agguato tra l’erba, assistere alla nascita di uno gnu e dei suoi primi importanti momenti di vita, sono attimi che donano emozioni uniche ed indimenticabili.
Per questo, quando viene chiesto a Rizzato quale sia il motivo che lo spinge a ritornare spesso in Africa, nel Serengeti, inevitabilmente riaffiorano alla sua memoria le parole di Hemingway, in Verdi colline d’Africa, : “Mi piaceva tanto quel paese, mi ci sentivo come a casa mia e quando uno si sente come a casa sua, lontanissimo da dove è nato, vuol dire che quei luoghi sono fatti per lui… Io sarei tornato in Africa… Dove mi piaceva vivere, vivere veramente, non puramente trascorrere i giorni”.