Ando Gilardi 1921-2012

Dal suo blog “Fotocrazia” Michele Smargiassi ci ha dato una triste notizia purtroppo confermatami poi da altri amici.

Ando Gilardi ci ha lasciato. Avrebbe compiuto 91 anni il prossimo giugno ma malgrado il fisico gravemente provato, aveva ancora mente lucida e spirito battagliero.

L’avevo conosciuto nel 1969 a Verbania dove in contemporanea si erano svolti, nell’elegante cornice del Kursaal, il 21° Congresso FIAF e il 1° Incontro Nazionale di Fotografia organizzato dal CIFe, eventi che avevano richiamato oltre tremila fotografi d’ogni parte d’Italia.

Ne era nato uno scontro tra i “fotografi delle pecore” ed i “fotografi impegnati” ed il sottoscritto e Ando Gilardi eravamo nelle due opposte barricate sì che ambedue ci scontrammo verbalmente con accanimento senza però smuoverci dalle nostre convinzioni.

Il tempo mitigò le nostre posizioni: già nel 1974, al Congresso FIAF di Spotorno, Ando Gilardi fu più conciliante ed anche noi “fotografi delle pecore” cominciammo ad interessarci più seriamente di quanto avveniva attorno a noi.

Ando Giraldi non disconobbe poi l’importante funzione di noi fotoamatori sì che nel 1976 così si esprimeva nella sua “Storia sociale della fotografia”:

“…Ogni analisi e discorso sulla FIAF , se non può ignorare i fatti quali sono, e darne una possibile interpretazione storica, non può nemmeno trascurare la realtà culturale e sociale che l’organizzazione rappresenta. ai fotoclub sono associati migliaia di amatori animati da sincera passione artistica, ammirevolinella genuinità della sua manifestazione. Dalla FIAF sono inoltre sgorgate alcune validissime personalità e fotoclub che seppero sviluppare iniziative culturali tra le poche di cui può gloriarsi la fotografia italiana. …”

Non avemmo molte occasioni poi di incontrarci ma rimanemmo in contatto legati dalla comune passione e da reciproca stima: con l’ultima sua e-mail di alcuni mesi fa mi ringraziava per l’invio della mia Rassegna Stampa mensile sulla fotografia (ora interrotta per motivi di salute ma che mi riprometto riprendere quanto prima) complimentandosi per l’iniziativa.

Lo ringraziamo per tutto quello che ci ha dato e lasciato e per concludere vale ricordare quanto riportato in calce ad un’intervista che apparve sul blog di Click.it lo scorso anno:

    “Ando Gilardi è uno dei mostri sacri della fotografia in Italia: amato, osservato, apprezzato, disprezzato, odiato. In ogni caso: un gigante, un personaggio impossibile da ignorare. 

Ciao Ando

                                                                                            Gustavo Millozzi