Roberto Bartoloni a Schio

  • I am Roberto
  • I take Photos
  • I live in Italy

Questa è la sobria presentazione che Roberto Bartoloni fa di sé stesso.

Basta però guardare alcune foto per capire che forse bisognerebbe spendere qualche parola in più per descrivere il suo lavoro. Ed allora vediamo questa foto che riesce a prendere l’istante in cui l’uccello si tuffa verso il suo obiettivo con le ali semiaperte, la coda rialzata il becco già pronto a catturare la sua preda e, particolare decisivo, in alto il ramo da cui è partito. Ha catturato l’attimo e la foto è perfetta, perfino nitida a discapito della velocità.

BartoloniG95R9471.jpg

Prendiamo ora questa foto per niente dinamica, una volpe, raggomitolata su sé stessa in un biancore glaciale, il muso infilato nel tepore della sua pelle, guarda il fotografo con occhio interrogativo: mi farà del male? Questa la domanda cui la volpe ha già risposto. Foto diventata icona del suo lavoro e riproposta nelle locandine delle sue mostre.

7Z8A7858 copia.jpg

La qualità delle sue foto si fonde con l’interesse per la natura.

Un geologo

Roberto Bartoloni è geologo, studia le forme antiche della terra, forme che si sono plasmate prima che vi fossero mammiferi sulla sua superficie.
Ha preso parte a diverse spedizioni paleontologiche in Europa ed Africa, per conto delle Università di Bologna e di Utrecht.
E’ stato insegnante di Scienze e Matematica.
Da circa venti anni è il Delegato LIPU della sezione di San Donà di Piave in provincia di Venezia.
Ha viaggiato per anni in Italia , in Europa, in Asia, in Africa e nelle Americhe avendo sempre come scopo la ricerca fotografica e documentativa dei più importanti siti naturalistici. Ha allestito numerose mostre ed ha collaborato con parecchie riviste di natura. Ha tenuto corsi di foto-naturalistica, dei quali uno presso l’Università di Trieste.
BartoloniG95R9413.jpg
BartoloniG95R4145.jpg
BartoloniG95R7290.jpg
BartoloniG95R8540.jpg

Un’amicizia

Dànilo Mainardi, famoso etologo recentemente scomparso, scrivendo di lui  lo paragonava ai fotografi ottocenteschi

“armato di un occhio, l’apparecchio fotografico, che  catturava immagini, atteggiamenti e gesti con rapidità e precisione straordinarie, ma soprattutto dotato di una capacità di penetrazione dei sensi da vero romanziere naturale che, con il fiuto di un cane da caccia, immagazzinava dal mattino alla sera informazioni”.   
  Ecco, io lo vedo così il mio amico Roberto, seppure armato, com’è ovvio, d’un “occhio” ben più sofisticato che non quei primitivi apparecchi ottocenteschi. Ma ciò che soprattutto vedo in lui, o meglio intuisco dalla sua opera, è la capacità di narrazione e di coinvolgimento che può esprimere una sequenza di immagini se “viste”, però, dalla persona giusta, cioè sensibile e competente. Un viaggio che vediamo con i suoi occhi, o meglio ancora col suo”terzo occhio”. Viaggio all’interno di una natura straordinaria: dalle Everglades al Bosque del Apache, al Colorado Plateau, al paesino canadese di Churchill coi suoi orsi bianchi e le sue volpi.
Sì, anche così si può fare un viaggio, ma solo se il fotografo diviene narratore, dispensatore generoso delle sue esperienze.

Viaggiare

Ha viaggiato in Europa e poi nei paesi extraeuropei alla scoperta dei siti naturalistici più interessanti. I suoi portfoli spaziano, dalla Tanzania al Kenia, alla Florida, al Canada e Brasile, al Sud Africa e ancora altrove.
Se volete, potete vederli qui: http://www.robertobartoloni.com/index.php/projects.
Bartoloni7Z8A1141.jpg
Bartoloni7Z8A1296.jpg
BartoloniG95R2891.jpg
BartoloniG95R3425.jpg

Libri

Con la messe di fotografie realizzate, ha pubblicato più di un libro:

  • nel 2012 “Splendida natura del Nord-America
  • nel 2014 “Splendida natura d’Africa” ;
  • Nel 2017 è appena uscito il terzo “Splendida natura d’Europa

COPERTINA_SPLENDIDA_NATURA_EUROPA copia.jpg
Il libro tratta cinque aree naturalistiche del nostro continente :

  •  le lagune venete; in particolar modo l’avifauna.
  • il parco tedesco di Bayerischer Wald; dove in un ambiente controllato si possono vedere tutti i grandi mammiferi europei;
  • il tratto alpino del fiume Isonzo in Slovenia;
  • la fioritura estiva del Piano Grande di Castelluccio di Norcia (PG); un omaggio ad un posto mitico che ora non c’è più;
  • la riserva della cicogna bianca di Marchegg in Austria. Si tratta di una foresta allagata dove le cicogne, e altri uccelli, nidificano sulle grandi querce.

A Schio

Venerdì 7 aprile Roberto Bartoloni verrà nella nostra sede al Castello di Schio, mostrerà le sue foto e presenterà il suo libro. Se siete curiosi vi aspettiamo.
bartoloni-castello-schio.jpeg


Vedi anche http://www.robertobartoloni.com/