Una nuova raccolta di storiche fotografie e macchine fotografiche storiche si aggiunge al patrimonio del FAST di Treviso
Adriano Favaro presenterà la sua raccolta proiettando una serie di immagini nell’ambito della manifestazione Festa del Popolo Veneto che si terrà venerdì prossimo 25 marzo alle 17,30 presso il Museo Etnografico – Case Piavone della Provincia – Via Cal di Breda, 130 – Treviso.
Il Fondo Fotografico di Adriano Favaro, già fondatore e direttore per tanti anni del FAST-Foto Archivio Storico Trevigiano della Provincia di Treviso, grazie all’approvazione della Giunta Provinciale, si è aggiunto al grande patrimonio di fotografie ed attrezzature del nostro archivio trevigiano, unico nel Veneto come custode specializzato nella fotografia storica ed aperto alla pubblica consultazione e riproduzione: un patrimonio unico per la comprensione e studio della memoria storica di mestieri, attività, usi, costumi, tradizioni del nostro Veneto.
Adriano Favaro iniziò ad avviare l’attività di quello che era l’iniziale archivio fotografico della Provincia già nel 1989, con l’acquisizione dell’archivio del vecchio fotografo Giuseppe Fini: spinto dalla passione per la fotografia storica cominciò nei primi anni ’80 a girare per i mercatini veneti di robe vecchie allora ai primi passi, sempre alla ricerca di foto interessanti.
Si imbattè così in albums straordinari, come ad esempio l’album “Il Battaglione Studenti Universitari di Medicina A Padova” (1916-1917), l’album di Mariano Fortuny in viaggio per la Spagna, ed altri materiali che oggi fanno parte della raccolta.
Poi vennero macchine fotografiche d’epoca, obiettivi, dagherrotipi, ambrotipi, ferrotipi, cianotipi, streoscopie ed altri oggetti storici tra cui la “famosa” valigia dei fratelli Domenico ed Agostino Springolo, il pittore, contenente materiali e lastre autocromiche, le uniche foto a colori di Treviso all’inizio del novecento.
Belle le lastre fotografiche del fotografo Donda, triestino e corrispondente del Piccolo all’inizio del novecento fino agli anni ’40.
Si tratta nell’insieme di circa 10.000 unità tra stampe d’epoca, positivi, negativi su pellicola e lastra di vetro, comprese le tante foto utilizzate in oltre trent’anni di attività di storico e pubblicista.
Ora per volontà dell’ex-direttore la sua raccolta lascerà il suo studio privato per divenire patrimonio pubblico, secondo una formula da lui stesso avviata al FAST.
“Ho passato anni e anni portandomi a letto, alla sera, le vecchie fotografie per osservarle con cura, nei dettagli, con la lente di ingrandimento: volevo catturarne tutti i particolari, la foto di una classe scolastica con i bambini in fila ma ossevando i tanti con i pedi nudi, altri con i piedi che navigavano negli scarponi dei padri, e poi i particolari di una scena della Grande Guerra, o momenti di vita contadina e tanti altri dettagli. Ora sono in pensione e vorrei continuare a darmi da fare collaborando con il FAST sin da ora mettendo a disposizione la mia raccolta, forse è l’unico modo perché le mie conoscenze e professionalità non vengano disperse. Sono a disposizione degli utenti che siano interessati a studiare e pubblicare i miei materiali. Un grazie va a questa Amministrazione che pur fra tante difficoltà continua a credere in un progetto come quello del FAST .”
Adriano Favaro